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INTERVISTA A LUIGI GILLI DOPO IL XXIV TROFEO SIAD - BOMBOLA D'ORO

10/06/2021 10:45

D. Ciao Gigi, puoi dedicare qualche minuto agli amici del Circolo nautico Rapallo e agli appassionati che vogliono conoscerti meglio dopo l’ottimo piazzamento al Trofeo Bombola d’oro 2021?

R: Assolutamente, ringrazio il Circolo e i soci per questa opportunità.
D. Hai ottenuto un importante risultato piazzandoti al 5° posto assoluto ma, performance di questo tipo, non si improvvisano occorre una bella esperienza alle spalle: da quando hai iniziato ad andare a vela?
R: Ho iniziato a 5 anni, la passione per il mare mi è stata trasmessa in famiglia, mio papà aveva un piccolo Corsaire con cui giravamo per le Bocche di Bonifacio in Sardegna. A 10 anni ho ricevuto un Laser che mi ha sempre accompagnato sia come barca da divertimento durante l’estate che per le regate. Poi la passione per il windsurf che mi ha portato a partecipare ad alcune tappe del circuito di Coppa del Mondo. Contestualmente ho armato e regatato su un J-24 nei primi anni novanta. Successivamente ho regatato per diversi anni su barche “grandi” IOR/IMS. Più recentemente dal 2004 al 2009 ho regatato sui Melges24, anche qui negli “anni d’oro” della classe.
D. E da quando hai scoperto il Dinghy 12? (Rispondere solo se prima barca diversa, se no integrare nella prima risposta)
R: Mi sono avvicinato al Dinghy restaurando uno scafo degli anni ‘70 in legno Freedom (ex Nana Babi II) di mio papà con cui ho partecipato per circa 2 anni alle regate dei classici e nel 2008 ho vinto il Bombolino D’argento. Poi ho acquistato un Nautica Lodi e più recentemente un Lillia partecipando a diverse regate della classe.
D. Immagino che alle regate tu sia arrivato piu’ tardi, quando eri sicuro delle tue capacita’. A che eta’ hai cominciato a regatare?
R: A 14 anni con il Laser, poi a 19 anni con il J-24 e il windsurf. L’esperienza con il J-24 è stata particolarmente istruttiva soprattutto dal punto di vista della tattica di regata, in quegli anni il livello era molto alto e la classe numerosa.
D. Hai adottato qualche tipo di preparazione prima di partecipare a regate ed in particolare per il Trofeo Bombola d’oro 2021? A proposito, quante volte avevi gia’ partecipato a questa classica del Tigullio?
R: Penso di aver disputato il Trofeo almeno 6 volte, l’ultima nel 2017. La preparazione a questo Trofeo Siad- Bombola d’Oro è stata decisamente unica rispetto al passato: erano diversi anni che non regatavo, solo intense uscite estive in Laser. Questo inverno la chiusura degli impianti sciistici mi ha avvicinato allo sci d’alpinismo, che mi ha permesso di ottenere un discreto allenamento fisico, soprattutto nelle gambe.
D. Qual’e’ stata la carta vincente per il risultato di quest’anno? Ricordiamo che in gara c’erano circa 70 concorrenti e che specialmente nella seconda giornata le condizioni di vento e di mare erano al limite per la categoria.
R: Tre elementi: il primo che con il vento sostenuto mi trovo particolarmente a mio agio, (penso per aver regatato tanto in tali condizioni con il Windsurf); il secondo è mi sono concentrato nei tre giorni del Trofeo solo sulla regata, senza distrazioni esterne. Infine mi ha aiutato “ripassare” il libricino dove annoto l’analisi di ogni regata per non ricommettere gli stessi errori.
D. Ora qualche dettaglio tecnico sulla tua barca Serenamanontroppo II. Com’e’ stata la messa a punto, hai qualche segreto da svelarci?
R: La barca era già stata centrata in passato e quindi non ho sperimentato durante la regata ma semplicemente applicato le regolazioni testate in passato in relazione alle condizioni di vento: posizione dell’albero, tensione sartie, scotta, base randa, drizza e tensione picco. Ho tutto segnato con riferimenti sulle regolazioni. Questo mi ha permesso di concentrarmi principalmente sulla tattica di regata e sulla conduzione della barca. Il weekend prima del Trofeo ho fatto un’uscita di allenamento dove il nostro Maurizio Manzoli mi ha rimesso in “bolla” nel senso che mi ha corretto qualche difettuccio di assetto soprattutto nella conduzione di poppa con onda.
D. Parlaci dei tuoi programmi futuri nel mondo dei Dinghy 12. Pensi di partecipare ai campionati italiani?
R: La partecipazione ad un Campionato Italiano implica una preparazione impegnativa che quest’anno non credo di riuscire a implementare. Penso comunque che riprenderò a regatare in manifestazioni più brevi.
D. Come sai il Circolo favorisce l’avvicinamento allo sport della vela di giovani e meno giovani. Abbiamo una Scuola vela che funziona molto bene con Optimist, Laser e altre barche, ma la classe Dinghy e’ sempre nel nostro cuore, con il nostro Presidente in pole position. Avresti un consiglio o un suggerimento da dare a chi si vuole avvicinare per la prima volta a questa classe velica?
R: Il dinghy ha una randa di grosse dimensioni, quindi se il timoniere che si avvicina è leggero suggerisco di prestare attenzione a scegliere una randa magra e/o un picco molto morbido in testa per far scaricare la vela, alcuni timonieri usano il picco in legno. Altresì di prestate attenzione a quanto ruota l’albero sempre per fare “respirare” la vela, ma questo vale anche per i più pesanti.
D. E un consiglio per i piu’ esperti?
R: Questo è un consiglio che ricordo in primis a me stesso: cioè di dedicare tempo a “condurre” al meglio la barca in allenamento; il Dinghy è una barca lenta e la differenza tra essere o non essere in target di velocità è di qualche decimo di nodo, per cui ci vuole una discreta sensibilità a percepire così piccole variazioni. In allenamento uso un gps che segnala queste piccole differenze di velocità.
Grazie Gigi, sei stato molto disponibile, seguiremo con passione le tue prossime regate. Dagli amici del Circolo Nautico Rapallo: BUON VENTO!!!!
Un saluto a tutti i soci

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